Tris da conoscere
#1. Calcolatore. Sul calcolatore di tasso alcolemico (proposto dal ministero della Salute per migliorare la sicurezza stradale), potete fare tutti gli esempi che volete. Sono simulazioni. Il valore di alcolemia varia in base al sesso, al peso corporeo, all’essere a stomaco vuoto o pieno, alla quantità e tipologia di bevande assunte: è solo indicativo e si riferisce a un’assunzione entro i 60-100 minuti precedenti. Infatti, il tasso alcolemico varia anche in base all’orario in c’è la misurazione: subito dopo l’assunzione, si avrà un certo risultato; a distanza di tre ore, un altro risultato. Inoltre, il calcolo non tiene conto dei fattori concomitanti come la stanchezza, il fumo di sigaretta, l’interazione con i farmaci o una malattia e si riferiscono a persone adulte in buone condizioni. Senza dimenticare che incide l’abitudine a bere.
#2. In regola. Per fare la prima simulazione, nel calcolatore inseriamo questi parametri: maschio, col peso di 80 kg, a stomaco pieno beve una birra normale di 300 cc (volume 5%). E poi un superalcolico 40 cc (volume 35%). Che forse potrebbe avvicinarsi a un 25enne, con 7 anni di patente, con limite di legge di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, di sabato sera, prima di guidare. Risultato: 0,26 grammi. È in regola? Sì, ma occhio: c’è un’iniziale sensazione di ebbrezza, con riduzione delle inibizioni e del controllo, affievolimento della vigilanza, riduzione del coordinamento motorio e della visione laterale. Insomma, la sicurezza stradale comincia a essere sgretolata, seppure non si prende nessuna multa in caso di controllo delle Forze dell’ordine.
#3. Fuori limite. Ripartite da zero. Lo stesso ragazzo, sempre a stomaco pieno, beve una birra speciale di 330 cc (volume 8%) e 2 superalcolici di 40 cc (volume 60%). Il risultato è drammatico per un guidatore: 1,06 grammi di alcol per litro di sangue. Il doppio del consentito. Sentite qui: alterazione dell’umore, rabbia, tristezza, confusione mentale, disorientamento. Ma anche compromissione della capacità di giudizio e di autocontrollo, comportamenti socialmente inadeguati. Linguaggio mal articolato, alterazione dell’equilibrio. E guai alla visione, con cattiva percezione di forme, colori e dimensioni. Insomma, quell’individuo alla guida è una mina vagante.
Più in generale…
I danni
A parte gli effetti sulla guida, poi ci sono le conseguenze dell’alcol sull’organismo, di chi si mette in auto e di chi non ha la patente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso di alcol nel 2012 ha causato nel mondo 3,3 milioni di morti, ossia il 5,9% di tutti i decessi. L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni, epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione. La comunità scientifica internazionale ha ampiamente dimostrato che l’alcol accresce il rischio di sviluppare 200 patologie. Pertanto, non è possibile identificare dei livelli di consumo che non comportino rischi per la salute.
Fonte: www.omniauto.it